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San Nicola di Bari, patrono tra storia e mito

san nicola di Bari

Bari è una città dalle mille sfumature che offre ai visitatori molteplici opportunità di svago.

San Nicola di Bari è il protettore di una città di mare, fulcro di divertimento, d’arte e tradizioni, ma sintetizzare l’anima della città con questa definizione è riduttivo. 

Bari è il sud, la sua atmosfera è unica e ha fascino, un fascino singolare e senza tempo. 

E’ anche una città ricca, a tratti maestosa, storica, dalle tradizioni forti e durature ma anche semplice, essenziale e schietta come solo i baresi sanno essere. 

Il borgo antico, chiamato “Bari vecchia” dagli abitanti è il nucleo della città, il cuore che da secoli non smette di battere.

 Qui, infatti, tutto è autentico, verace, senza filtri: le strette strade in pietra sono le case degli abitanti, che qui trascorrono gran parte del tempo, condividendo con vicini e amici storie di vita quotidiana.

I bambini giocano a palla, mentre i “fruttivendoli” espongono frutta e verdura; mamme, nonne e figlie si tramandano la tradizione delle orecchiette fatte a mano. 

Quando visitare Bari?

Se vi state chiedendo qual è il momento migliore per visitare Bari, vi consigliamo la Festa Patronale di San Nicola a Maggio. 

QUando si festeggia San Nicola di Bari?

La festa patronale si svolge in 3 giorni, dal 7 al 9 Maggio, con un susseguirsi di riti, spettacoli, street food tipico barese, musica ed esposizioni artistiche che coinvolgono tutti gli abitanti e i visitatori, in un festeggiamento senza sosta che, secondo la tradizione, vuole ricordare le celebrazioni che accompagnarono l’arrivo delle spoglie di San Nicola a Bari nel 1087.

Dove è nato S Nicola di Bari?

Il culto legato a San Nicola nasce intorno al IX secolo, quando egli furono attribuiti importanti miracoli apprezzati universalmente dai fedeli.

San Nicola è nato in Turchia a Patara ma le sue spoglie furono custodite nella vicina Myra, dove fu Vescovo.

Le ossa di San NIcola rimasero a Myra dal 337 al 1087, anno in cui circa 62 baresi marinai e commercianti decisero di traslare le spoglie nella città di Bari, per risollevarla da un momento di profonda crisi, consegnando il 9 maggio le reliquie alla città.

Da quel momento fra i cittadini baresi e il Santo si è creato un legame indissolubile e profondo, fatto di devozione e orgoglio cittadino.

Perché San Nicola è il patrono di Bari?

Qui la leggenda prende il sopravvento sulla storia. Si racconta infatti che Nicola, già vescovo, resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne. Per questi episodi San Nicola è ritenuto un santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini.

Chi protegge san Nicola?

È considerato il protettore dei bambini in età scolare e delle “ragazze da marito”, tanto è vero che a Castelvetere in Val Fortore, vicino Benevento, la ragazze che vogliono trovare un fidanzato, nel corso della processione del 6 dicembre, offrono al loro protettore i cosiddetti “pani di san Nicola”.

Che c’entra Babbo Natale con San Nicola?

Il mito di Babbo Natale nasce proprio dalla leggenda di San Nicola: secondo la tradizione, san Nicola regalò una dote a tre fanciulle povere perché potessero andare spose invece di prostituirsi e – in un’altra occasione – salvò tre fanciulli. Per questi fatti venne sempre considerato un “santo”, un benefattore e salvatore di anime.

Perché Babbo Natale si chiama Santa Claus?

Santa Claus ha origine da Sinterklaas, il nome olandese del personaggio fantastico derivato da san Nicola, che viene chiamato anche Sint Nicolaas; questo spiega anche l’esistenza di diverse varianti inglesi del nome (Santa Claus, Saint Nicholas, St. Nick).

Chi è davvero Babbo Natale?

La storia vera di Babbo Natale è in realtà presa in gran parte da quella reale (e leggendaria di  San Nicola.

Siccome aiutò molte persone fu ben voluto dai suoi concittadini soprattutto durante il suo mandato come vescovo di Myra. Qui vi rimase per quasi 40 anni, e durante questo lungo periodo aiutò molte persone e pare che compì anche molti miracoli. 

Come si svolge la festa patronale di San Nicola di Bari?

La festa, oltre a rappresentare un momento di tradizione e di unione, è un’occasione per rinnovare e rafforzare la fede cristiana e affermare l’importanza del Santo nella sua città e in tutto il mondo. 

Da quasi un millennio la Basilica di San Nicola, con il suo sepolcro, è meta di pellegrinaggio costante da parte di Cristiani e Ortodossi, per celebrare il santo che unisce oriente e occidente.

Il 7 maggio il quadro del Santo viene portato a bordo di una barca da pesca da baia San Giorgio, luogo in cui secondo la tradizione arrivarono i marinai con le spoglie, al porto piccolo di Bari e qui viene consegnato per poi essere condotto successivamente nel corteo storico. 

Questa antichissima tradizione ricorda l’arrivo delle spoglie del Santo venuto dal mare con una sfilata di figuranti e sbandieratori che accompagnano nel percorso lungo le vie della città vecchia, la caravella con il quadro del Santo che giunge, al termine della processione, alla Basilica, dove incontra fedeli e pellegrini. Il corteo storico è una ricorrenza significativa ed è la più documentata della storia Cristiana.

L’8 maggio è il giorno della processione in mare: la statua di San Nicola attraversa le strade della città, fino al porto dove viene imbarcata su un peschereccio che la ospiterà per tutta la giornata, circondato da un via vai di barchette che arrivano per onorare il Santo.

Il 9 maggio si celebra il giorno della traslazione delle reliquie e dell’arrivo a Bari. In cattedrale avviene la celebrazione eucaristica e la preghiera dei fedeli affinchè possa manifestarsi il prodigio della Manna” o “Myron”. 

Ogni anno il Rettore della Basilica preleva un liquido (Manna) che trasuda dalle ossa del Santo, che viene posizionata in un’ampolla per l’esposizione ai fedeli, come simbolo di rinnovata protezione e Benedizione del Santo. Un momento intenso di commozione e di preghiera.

Nei giorni della festa Bari diventa teatro di celebrazioni e riti religiosi che si concludono con lo spettacolo pirotecnico sul molo di Sant’Antonio.

Lo street food di Bari vecchia all’ombra di San Nicola

Camminando nei vicoli di Bari vecchia e sul lungomare, troverete una molteplicità di deliziosi prodotti tipici dello street food barese da gustare durante la festa: le “sgagliozze”, pezzi di polenta fritta, le “popizze” frittelle di massa lievitata, ma il vero protagonista è il famoso panino col polpo, un vero e proprio rituale legato alla festa di San Nicola. Il polpo viene cotto alla brace al momento e inserito nel panino ancora caldo con un po’ d’olio extra vergine d’oliva… una vera bontà!

Non perdetevi questa ricorrenza per conoscere al meglio Bari, anche attraverso una visita guidata. 

LA FESTA DI SAN NICOLA DI BARI TORNA A DICEMBRE 2021

Torna dopo il blocco per la pandemia il San Nicola dei baresi. Il portale della Basilica pontificia di San Nicola ha pubblicato infatti il programma dei festeggiamenti e delle attività liturgiche che precedono e susseguono il 6 dicembre 2021. 

Alle quattro del mattino si apriranno le porte della Basilica e alle 5 è in programma la prima Santa messa, presieduta dal Rettore della Basilica di San Nicola, Padre Giovanni Distante. 

La partecipazione alla funzione religiosa in massa, con ogni probabilità, non sarà possibile, visto che negli edifici di culto è obbligatorio mantenere la distanza di almeno un metro tra le persone sedute tra i banchi e sono indicate le capienze massime. 

Domenica 5 dicembre sono in programma cinque messe in Basilica, l’ultima alle 20.30, proprio per dare la possibilità ai fedeli di partecipare alla preghiera. 

Sarà necessario contingentare gli accessi, anche alle celebrazioni delle 7.30, 10.30 e 12.00 del 6 dicembre. 

Alle 18.00 poi l’arcivescovo di Bari, monsignor Giuseppe Satriano, terrà la celebrazione solenne con la consegna delle chiavi della Città al sindaco Antonio Decaro.

La statua di San Nicola percorrerà in auto – si legge sul programma – alcune strade cittadine, nello specifico il lungomare Imperatore Augusto, corso Vittorio Emanuele, e piazza Garibaldi, per far ritorno in Basilica riprendendo il lungomare da corso Antonio de Tullio.

 Non si parla quindi di processione che, al momento, la diocesi di Bari-Bitonto non consente e non prevede. 

Il programma al momento prevede comunque per il 19 dicembre, la giornata di celebrazioni secondo il calendario Giuliano della solennità liturgica di San Nicola, che segna l’unione di San Nicola di Bari con i pellegrini di fede ortodossa. 

I festeggiamenti in onore di San Nicola dei baresi si concluderanno con il concerto del 22 dicembre alle 20.30 in Basilica diretto dal Maestro Roberto Ottaviano.

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